il microbiota intestinale

La salute è una relazione tra te ed il tuo corpo.
                                               (Terri Gullemets)
il microbiota intestinale
chi è e perché ci riguarda?
Più del 90% delle cellule del nostro corpo non è di origine umana; si tratta di circa 100.000 miliardi di microrganismi che costituiscono un complesso ecosistema, le cui specie, nel loro insieme, vanno a formare il cosiddetto microbiota. La popolazione più abbondante è quella localizzata nell’intestino e definita “microbiota intestinale”, più comunemente conosciuta come flora batterica intestinale. 
All’interno del microbiota, sono presenti essenzialmente tre grandi gruppi di batteri.
    • Batteri utili: sono indispensabili all’organismo e costituiscono la maggioranza della popolazione microbica.
    • Batteri nocivi: possono, in determinate condizioni, generare patologie e danni all’organismo, soprattutto quando il loro numero aumenta.
    • Batteri neutri: si tratta di microrganismi generalmente privi di effetti, ma che possono diventare patogeni in condizioni particolari.
il microbiota e la salute umana
Il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale nel mantenere la funzionalità ed il benessere sia dell’intestino che dell’intero organismo. Tra le sue funzioni c’è la prevenzione delle principali malattie metaboliche (sovrappeso, obesità, diabete), di alcune malattie neurologiche e perfino di alcuni tipi di tumore. Inoltre, le specie batteriche intestinali sono indispensabili per il corretto funzionamento del sistema immunitario, contribuendo a prevenire allergie, malattie autoimmuni e infiammatorie. Non deve stupire, quindi, che alterazioni nella loro composizione (disbiosi) e nelle loro attività metaboliche possano indurre disordini di varia entità e natura.
i probiotici
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i probiotici sono “micro-organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite”. Molte di queste specie sono quelle che, normalmente, svolgono funzioni utili e salutari e che si sono ridotte di numero, all'interno del nostro intestino, a seguito di un errato stile di vita, di terapie antibiotiche o di alterazioni dei ritmi sonno-veglia. Benché il numero di specie probiotiche disponibili sul mercato sia limitato, il loro utilizzo mirato e selettivo può avere effetti benefici molto evidenti su svariate sintomatologie. 
le terapie probiotiche
La mia conoscenza delle proprietà delle singole specie batteriche probiotiche mi permette per poterle utilizzare con successo, in associazione con un’alimentazione personalizzata e ricca di specifici nutrienti. Questi ultimi, genericamente definiti alimenti prebiotici, hanno la funzione di alimentare selettivamente le specie batteriche benefiche all’interno dell’intestino, contribuendo a ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema (eubiosi).
Ristabilendo l’eubiosi mediante l’utilizzo dei probiotici e alimenti prebiotici si possono ottenere miglioramenti di sintomi che coinvolgono l’intestino e non solo.
Attraverso una terapia probiotica mirata si possono:
    • Rafforzare le difese immunitarie, prevenendo infezioni ricorrenti, crisi allergiche e intolleranze.
    • Ridurre i livelli ematici di colesterolo grazie all'inibizione del suo assorbimento.
    • Alleviare i sintomi legati al reflusso esofageo
    • Risolvere casi di stitichezza e diarrea, dovuti ad esempio all'uso di antibiotici, a drastici cambiamenti dell’alimentazione (frequente soprattutto
      nei viaggi all'estero) o al cambio di stagione.
    • Mitigare i sintomi di alcune patologie intestinali, come la colite, i diverticoli, il morbo di Chron.
    • Lenire stati di gonfiore intestinale.
    • Combattere le infezioni (es: da Candida albicans, Herpes genitalis).
    • Favorire l’assimilazione dei minerali (calcio, magnesio, potassio, zinco, selenio).
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